mercoledì 22 ottobre 2008

Poesia

Non sono nulla, non posso nulla,  
non perseguo nulla. 
Illuso, porto il mio essere con me. 
Non so di comprendere,  
né so se devo essere,  
niente essendo, ciò che sarò. 
A parte ciò, che è niente, un vacuo vento 
del sud, sotto il vasto azzurro cielo 
mi desta, rabbrividendo nel verde. 
Aver ragione, vincere, possedere l'amore 
marcisce sul morto tronco dell'illusione. 
Sognare è niente e non sapere è vano. 
Dormi nell'ombra, incerto cuore. 

Fernando Pessoa

lunedì 20 ottobre 2008

La riforma della scuola.

Ormai non passa giorno che gli organi d'informazione e la vita quotidiana vivono gli scioperi della scuola italiana, ma quali sono le accuse al ministro e alla sua riforma.  

  • Riduzione delle risorse come motivo di un ulteriore peggioramento della qualità della scuola
  • Riduzione dell'orario ed il ritorno al maestro unico
  • Il ritorno al grembiule

Voto di condotta, ritorno ai voti ed esami di riparazione sono incontenstabili

Riduzione delle risorse come motivo di un ulteriore peggioramento della qualità della scuola

Tra i Paesi dell’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) , siamo stranamente già nei primi posti, come spesa per istruzione primaria e secondaria superiore,nel numero degli insegnanti e nelle ore di insegnamento, ma tutto questo non incide sulla QUALITA'.della scuola Italiana.

Infatti i dati recentissimi dei test Pisa-Ocse (Programme for International Student Assessment: programma per la valutazione internazionale dell'allievo). hanno palesato che le performance dei ragazzi italiani in Matematica e Lettura sono decisamente scarsi. I nostri alunni rimediano una figuraccia rispetto ai loro coetanei di quasi tutta Europa.   

Ma come spendiamo una follia per avere questa qualità....., subiamo un calo demografico da decenni e aumentiamo la classe insegnante e relativi costi.....Piccola precisazione : la riforma delle elementari con i moduli è entrata in vigore nel ’90. 

Riduzione dell'orario ed il ritorno al maestro unico

Tanti di noi hanno avuto un solo maestro, severo, preparato magari anche un po' burbero ma nessuno di Noi si è mai sentito impreparato, o svantaggiato per questo. Anzi, se veramente le scuole elementari un tempo erano eccellenti, lo si deve in gran parte anche al maestro unico, figura nella quale il bambino trovava molti più riferimenti di un orgia di persone che gli spiegano materie diverse. Si andava scuola 6 giorni alla settimana ma si pranzava a casa (o si faceva il doposcuola). Si viveva un po' di più con i nonni oppure si diventava grandi con responsabilità vere. Il maestro ti insegnava addizioni e sottrazioni l'uso dell'italiano la storia la geografia religione insomma la scuola INSEGNAVA nozioni e NON a tentare di risolvere tutti i problemi esistenziali di un bambino e chi l'ha detto che 2 e/o 3 Insegnanti siano meglio di 1, la quantità non pareggerà mai la qualità!

Nasce forse il problema del dove parcheggio i figli perché alla fine l'espressione sarà un po' forte ma è la grande verità delle proteste delle mamme, ma siamo tutti convinti che
spedire i bambini nelle mani dello stato tutto il giorno, non assomiglia sinistramente alla cooptazione e l'indottrinamento di certi paesi comunisti? Questo è un piccolo pensiero tratto da un  discorso di Fidel Castro http://www.cuba.cu/gobierno/discursos/2004/ita/f051204t.html

Oggi nella scuola elementare un maestro insegna soltanto a 20 bambini, il che consente una migliore e più efficace istruzione, l’attenzione differenziata ad ognuno degli allievi e alla loro famiglia, e un’educazione più integrale.

Personalmente anche se con fatica preferisco educare i miei figli senza che lo Stato o chichessia mi sostituisca, la socializzazione del tempo pieno è tranquillamente raggiungibile riscoprendo valori di vita: la famiglia, i nonni e il dopo scuola oppure basta inserire nei corsi pomeridiani le varie attività alternative.

il ritorno al grembiule

Un risparmio vero per le famiglie il resto solo scenografia

sabato 18 ottobre 2008

Superenalotto

Il jackpot è ormai vicino ai 100 milioni di euro e ormai ognuno di noi affluisce in quel il fiume di gente che aspetta il proprio turno per giocare al superenalotto...., insomma un popolo che si mette in coda per ricevere la manna dal cielo?

E' l'immagine di un popolo in declino finanziario, dove più la gente si avvicina ai giochi e più è in difficoltà finanziaria, si tenta per speranza.
Chi ha i soldi non perde tempo a fare file e giochi di speranza, si divertono a vedere gli altri che le fanno....

La cosa divertente è che il beato vincitore oltre alla mega vincita non potra' incassare da subito il premio. 
Secondo il regolamento Sisal in tema di riscossione vincite, infatti, per premi superiori ai 52mila euro si dovra' inoltrare la scheda di gioco vincente all'ufficio premi della Direzione Generale, Via Alessio di Tocqueville, a Milano, che effettuera' il pagamento dal 61° giorno dalla data di effettuazione del concorso a quota definitiva piu' gli interessi al netto di spese. Cio' vuol dire che, tra due mesi, oltre agli 88 milioni, il vincitore, potra' anche contare su un surplus quantificabile tra i 150mila e i 200mila euro, a seconda dei tassi di interesse applicati (Fonte Adn Kronos).

Insomma in bocca al lupo a tutti

Lo sciopero dell'ippica (corse dei cavalli)

Ippica italiana in rivolta con tutta la categoria attiva nello sciopero e nel creare disagi alle viabilità di tante città (prevalentemente quelle degli ippodromi).

La società Italiana conosce l'ippica (soprattutto quella delle corse dei cavalli) come una piccola nicchia poco trasparente e dove è molto facile rovinarsi economicamente. In pochi conoscono l'ippodromo come un sano luogo di divertimento e passatempo (esistono parchi divertimento e ambienti naturali che permettono la classica gita fuori porta in città e nel mezzo della natura). All'ippodromo che sia trotto e/o di galoppo potete provare l'emozione e l'adrenalina nel veder correre allo stato massimo quel fantastico animale di nome cavallo, ma quì purtroppo finisce l'idillio e il sogno e la dura realtà parla di una società (quella ippica) totalmente in crisi, dove corse truccate. cavalli dopati. cavalli scambiati.in corsa falsate e ippodromi frequentati solo da malavitosi hanno disamorato anche "i cavallari" (gli appassionati del gioco). Se a tutto questo aggiungiamo un'organizzazione latente da decenni, la mancanza di progetti strutturati e lungimiranti nel tempo ecco che visualizziamo lo stato di profondo malessere della categoria.

Purtroppo il periodo economico italiano (e non solo)  non permette ovviamente (e meno male) il solito assistenzialismo italico (tra l'altro già adottato nel tempo), il recente incontro con le istituzioni ha provocato un irrigidimento della categoria (ippica) ed ecco quindi le manifestazioni di piazza e i disagi della viabilità che continueranno anche la prossima settimana.

venerdì 17 ottobre 2008

Le scommesse del week end

Poche regole e tanta fortuna ma per vincere esistono 2 tipologie di scommesse :

il multiplone con tante partite giocando poco oppure la singola max alla pari con posta importante 

TENNIS (la Singola)

Domani fiducia cieca alla nostra Flavia Pennetta (torneo Svizzera) e a Rafa Nadal (Master Spagna)